quarta-feira, 21 de dezembro de 2011

LA NASA Y EL LIBRO DE JOSUE 10.13

LA NASA Y EL LIBRO DE JOSUE 10.13
NASA CONFIRMA QUE FALTA UN DIA DEL UNIVERSO DEL TIEMPO TRANCURIDO EN LA HISTORIA. .EL LAPSO QUE FALTABA ERA 23:20 NO ERA UN DIA COMPLETO JOSUE 10:13 ''CASI UN DIA ENTERO". EL ESCRIBA VALDEMIR MOTA DE MENEZES CRE COMPLETAMENTE EN TODA LAS ESCRITURAS Y MISMO LAS COSAS QUE PARA LOS HOMBRES PARECE DIFÍCILES.


LA NASA Y EL LIBRO DE JOSUE 10.13 por scribevaldemir

POLOS DE LA LUNA

Las zonas de los polos lunares son las partes más difíciles de observar debido a la situación que presentan vistas desde la Tierra, aunque las libraciones nos ofrecen, alternativamente, la visión de uno u otro dirigidos favorablemente hacia la Tierra y en mejores condiciones que el otro.
Durante los años 1959 a 1967 se levantaron numerosos mapas cartográficos incluyendo la cara oculta de la Luna, si bien aún persistía un fragmento de la superficie del polo sur, aproximadamente el 1 por ciento de la Luna, que aún nos ocultaba su faz. - Fuente: Wikipedia - escriba Valdemir Mota de Menezes)


POLOS DE LA LUNA por scribevaldemir

QUASAR - STELLA DI ONDE RADIO

I quasar sono stati scoperti nel 1960, un abbastanza interessante. Si sono mostrati agli esseri umani per la prima volta come fonti di onde radio! Essendo situato nel cielo, queste fonti sono presentati con l'apparizione di una stella blu! Ma le stelle non sono solo l'aspetto caratteristico di una stella, o un punto luminoso. Queste caratteristiche origine in suo nome. La parola "quasar" è un acronimo che si riferisce agli inglesi espressione "quasi-stellari sorgente radio", o "fonte di quasi-stellar radio" - Dio è glorificato dalla varietà di creature-stellare. (Per Scribe: Valdemir Mota de Menezes)


QUASAR - PARTE 1/2 por scribevaldemir



QUASAR - PARTE 2/2 por scribevaldemir

DOPO L' UNIVERSO - DIO

la conclusione iniziale è che il cosmo è infinito. Ma lo studio èancora nella sua infanzia. "In alcune parti del territorio che abbiamo studiato, ci possono essere cose che non possiamomisurare, come i buchi neri. E sappiamo alcune teorie stimano che solo il 5% del totale", dice Boczko. La scoperta del restante 95% può cambiare radicalmente i dati attuali e puntare a un universo finito. Se questo accade, arriva un'altra domanda: cosa c'è dopo l'universo? - Dio (per Scribe: Valdemir Mota de Menezes)



DOPO L' UNIVERSO - DIO por scribevaldemir

CRISTÃOS DEVEM ESTUDAR ASTRONOMIA

A Bíblia diz que "os céus manifestam a glória de Deus e o firmamento anúncia as obras de Deus"(SALMOS 19.1), assim o estudo dos "ceus" e do "firmamento" nos faz ter uma idéia da grandeza de Deus que é o criador do cosmo. Este infinito, que se encontra  além do nosso planeta é obra de Deus. (por Escriba Valdemir Mota de Menezes)

STELLA SUPERNOVAE

Per la fine di idrogeno, la stella diventa una supernova, deveavere una massa molto più grande del sole, per esempio.Quando ciò accade, comincia a trasformare l'elio in carboniotramite la fusione. E 'lo stesso con altre stelle più piccole, ma in una stella della massa è così grande abbastanza per fondere ilcarbonio in elementi più pesanti come lo zolfo e il ferro. Una volta che il nucleo è di ferro fuso che crolla a causa della propria gravità e iniziare a cadere su se stesso, l'esterno della stellaprima viene espulso violentemente nello spazio e genera un'onda d'urto che può innescare la nascita altre stelle in altre galassie.Le supernovae sono un tipo di stella che rappresentano, di fatto,la morte di una stella. (Scribe Per Valdemir Mota de Menezes)



STELLA SUPERNOVAE por scribevaldemir

segunda-feira, 19 de dezembro de 2011

MONSTRES DE GALAXIES

MONSTRES DE GALAXIES
Les Monstres des galaxies ont un champ gravitationnel si puissant que même la lumière ne peut pas quitter leur région. Un monstre d'une galaxie est un organe qui produit un champ gravitationnel assez fort pour avoir une vitesse d'échappement supérieure à la vitesse de la lumière. J'ai regardé ce documentaire explique ainsi ce corps céleste. Gloire à Dieu pour la grandeur qui est dans les cieux. (Scribe Valdemir Mota de Menezes)



MONSTRES DE GALAXIES - PARTE 1/4 por scribevaldemir
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MONSTRES DE GALAXIES - PARTE 2/4 por scribevaldemir
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MONSTRES DE GALAXIES - PARTE 3/4 por scribevaldemir


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MONSTRES DE GALAXIES - PARTE 4/4 por scribevaldemir

BUCHI NERI

Lo scriba Valdemir Mota de Menezes è un appassionato di temi astronomici, come il cielo rivela la gloria e la grandezza di Dio. Quando vediamo l'universo nella sua immensità, questo ci dà un'idea della grandezza dell'Onnipotente, che hanno dato luogo a univerno, e questi corpi celesti chiamati buchi neri.


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Testo tratto dal sito:
http://www.pd.astro.it/planet/L23_04S.html
Buchi neri, mostri oscuri del cielo

Se una stella è molto massiccia, più di 6-7 volte il Sole, quando esplode come supernova dà luogo all'oggetto più strano e affascinante del cosmo: un buco nero. Il nucleo della stella crolla sotto il proprio peso e non riesce a controbilanciarlo nemmeno comprimendosi al massimo. Niente può fermare la caduta della materia verso il centro della stella, finché l'intera massa del nucleo non si concentra in un unico punto! L'oggetto che si forma, il buco nero, è qualcosa di così strano e così estremo che non può essere descritto con le leggi della fisica che valgono sulla Terra.
La gravità di un buco nero, infatti, è così grande da comprimere la materia che lo compone fino ad una densità praticamente infinita. Essa si trova quindi in uno stato fisico a noi sconosciuto.
La forza di attrazione gravitazionale di un buco nero è immensa: qualunque cosa che gli passi troppo vicino viene catturata e vi cade dentro, senza poterne più uscire. Nemmeno un raggio di luce, che è la cosa più veloce che esista in natura, può sfuggire a questo mostro: non potendo emettere radiazione, esso è completamente oscuro e non può essere "visto".
Attenzione però. Spesso si pensa che un buco nero possa inghiottire tutto quello che gli sta intorno: in realtà, l'attrazione gravitazionale che esso esercita su un corpo dipende dalla distanza del corpo stesso: solo se un corpo si avvicina troppo viene catturato da questo gigantesco imbuto spaziale.



Il disco di polvere che circonda un enorme buco nero. Misurando la velocità del gas si può sapere quanto è intenso il campo gravitazionale del buco nero e quindi conoscere la sua massa. (HST)
Clicca sull'immagine per vederla più grande Come per ogni stella o pianeta, anche per il buco nero si può definire la velocità di fuga di un corpo ad una certa distanza R. Si tratta della minima velocità che un oggetto posto alla distanza R deve avere, per poter sfuggire all'attrazione gravitazionale del buco nero. Allo stesso modo, possiamo definire la minima distanza R, alla quale un oggetto dotato di una certa velocità, può ancora sfuggirgli.

Per un raggio di luce, questa distanza identifica una specie di "superficie" del buco nero, anche se in realtà il buco nero non ha dimensioni. La superficie prende il nome di "orizzonte degli eventi": un raggio di luce che passa subito al di fuori di questa regione, viene incurvato molto fortemente dalla forza gravitazionale del buco nero, ma riesce a proseguire il suo cammino. Se invece vi entra, non potrà più uscirne.
La posizione dell'orizzonte degli eventi dipende dalla massa del buco nero: se la sua massa è il doppio di quella del Sole, il raggio di questa regione invisibile è di appena 6 Km.

I buchi neri sono gli unici oggetti celesti che non possono essere studiati direttamente in alcun modo, dato che non emettono radiazione di nessun tipo. Solo le nostre conoscenze di fisica e matematica ci permettono di immaginare come sono fatti. La loro esistenza, infatti, è prevista dalla teoria della Relatività generale di Einstein.

Un buco nero in un sistema binario risucchia gas dalla stella compagna.
Tuttavia, esistono delle evidenze indirette dell'esistenza dei buchi neri. Quando un buco nero fa parte di un sistema binario di stelle, esso strappa il gas più esterno della compagna e lo risucchia. Questo gas si mette in rotazione, formando un disco attorno al buco nero, che ruota anch'esso sul proprio asse; da questo disco, pian piano cade dentro al buco nero. Puoi vederlo nel disegno qui sopra.



Cygnus X-1 (ASI)
Durante la caduta, la materia raggiunge altissime temperature ed emette raggi X: è proprio attraverso questa radiazione che un buco nero può essere rivelato. Al centro della fotografia puoi vedere la sorgente di raggi X detta Cygnus X-1, che si trova nella costellazione del Cigno. Si tratta di una coppia di stelle: una gigante e un buco nero.
Un altro fenomeno che permette di scorgere indirettamente un buco nero è l'effetto di "lente gravitazionale" che esso esercita. In condizioni normali, la radiazione percorre una traiettoria rettilinea; quella che passa abbastanza vicino ad un buco nero, invece, viene incurvata a causa del suo intenso campo gravitazionale.
L'effetto ottico di questa curvatura è quello che vedi nel disegno.
Se un buco nero si trova tra noi ed un oggetto, produce due o più immagini dello stesso oggetto.
A volte le immagini prodotte da una lente gravitazionale sono piu' di due. In questa fotografia puoi vedere l'immagine multipla di un oggetto lontanissimo dello spazio, detto "quasar". Una lente gravitazionale particolarmente massiccia si trova tra noi e il quasar, producendo quella che viene detta "croce di Einstein". (NASA/STScI)






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